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ROMA - «Roma? Somiglia ad una Catania, più grande ed illuminata!»
                OVVERO: LA NOTTE BIANCA VISTA DA "STESICORO"

19 settembre 2004

 

ROMA - «Roma? Somiglia ad una Catania, più grande ed illuminata!», si è sentito dire anche questo nella grande serata capitolina delle stelle e dello shopping, della pizza in piazza accompagnata da note musicali e voci allegre. Il luogo di un’affermazione che fa impallidire lo spirito di Romolo? Il bar "Mizzica!", covo rossazzurro, etneo "doc", all’insegna dei poster con il Liotro e con la dolce e splendente immagine di Sant’Agata, , dalle parti di piazza Bologna, tra il tripudiare di arancini, cartocciate, paste di mandorla, annaffiate dall’allegra danza dell’acqua sessa, tutta a bollicine.

La gente si è divertita. In due milioni si sono riversati in piazza. In 500 mila hanno fatto la spola tra i punti più lontani, approfittando di metropolitana, tram e bus in servizio fino alle ore piccole. Non sono stati solo romani. Gli aerei, a tariffe scontatissime, hanno portato molti del Nord. Treni e bus, provenienti dal Sud, hanno fatto altrettanto. Risultato: Roma, una volta tanto, è stata quella che ogni capitale dovrebbe essere: un tripudio di gente e di idiomi in rappresentanza della Penisola.

I negozi sono stati affollati fino a notte fonda. Ma in tanti si sono riversati nei luoghi più suggestive per una insolita passeggiata notturna, all’insegna del sogno e della fantasia. Pochi hanno saputo rinunciare a fare quattro passi in via dei Fori Imperiali, con le antiche colonne sapientemente illuminate e quel Colosseo, sullo sfondo, carico di malìa e mistero: i lampioni accarezzati da un leggero vento sembravano proiettare sullo storico complesso la danza di inquietanti ombre. Erano quelle dei gladiatori? Del medievale mago Virgilio?

La notte è passata frugando nel cuore della città antica, tra improvvise folate di vento che portavano lontane le risate ed increspavano il Tevere, sul quale la luna ha deposto i suoi argentei raggi. Tutti contenti? Certo, anche se con qualche tocco di malinconia, soprattutto pensando a Simona Torretta che con l’altra Simona, Pari, è rimasta laggiù, nascosta dove le "stelle cadenti" non portano sogni ma morte e dolore. La serata si è aperta, appunto, con il sindaco Veltroni accanto alla mamma ed alla sorella della Simona romana.

«Questa "notte bianca" è una risposta di speranza contro la barbarie di questi tempi cupi di terrorismo», ha detto il sindaco di Roma Veltroni, aggiungendo: «c'è' veramente una voglia di sognare. E' una città aperta, colta e solidale. Penso che Roma capitale stia dando una grande prova di gioia e solidarietà al mondo intero».

 

 

 



 

 

 

 

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