NEL WEB

.IT
.COM
.NET


Enza Garipoli
Direttore
  
TORNA A SICILIA MILLENNIUM

 

Rita Corona

 

 
IL FOLKLORE SICILIANO DEL GRUPPO
DEI FIGLI DELL'ETNA DI RITA CORONA

di Enza Garipoli

 

 

CATANIA – Il termine folklore venne impiegato per la prima volta in Inghilterra nel 1846 a designare il complesso di quelle che in precedenza si chiamavano "antiquates vulgares"; il folklore è chiaramente rivelatore di un patrimonio di tradizioni e usanze che ancora sostanziano l'anima popolare. In un tempo in cui la civiltà meccanica e la rapidità dei mezzi di trasporto hanno abolito le frontiere e tendono a cancellare le differenze etniche è doveroso conservare le immagini e i motivi tradizionali della propria terra e della gente che in essa vive, lavora, ama, soffre.

Il popolo canta coi versi e le note musicali la propria vita, le proprie abitudini, le proprie passioni, le proprie delusioni. Noi possiamo cogliere i multiformi aspetti del nostro popolo attraverso le varie espressioni poetiche e i canti della terra, del mare. I canti sbocciano dalla mirabile fusione dell’arte con la natura, dal cuore e dalla fantasia della gente umile, sincera e semplice. I canti tramandatici sono canti di lavori scomparsi, perché sono mutate le condizioni di vita e perchè sono spariti certi mestieri antichi legati alla civiltà agro pastorale della Sicilia.

Il Gruppo Folk - culturale "Figli dell’Etna" fondato nel 1956 dalla Signora Rita Corona Emanuel che tuttora lo dirige è sorto con l’impegno di far rivivere e rivalutare le musiche, i canti e le danze tradizionali del popolo siciliano in una trasposizione scenica che è spettacolo.

Il Gruppo è formato da una cinquantina di giovani d’ambo i sessi, e nei suoi 46 anni di vita ha fatto spettacolo e cultura nel senso che ha rielaborato e ripresentato un particolare aspetto della cultura popolare siciliana; inoltre, ha anche avuto una funzione sociale non solo come occupazione del tempo libero, come svago offerto nelle piazze dei vari Paesi, ma anche come tramite d’italianità nelle sue trasferte all'estero, dove, in un abbraccio di memorie ed affetti, ha ricollegato i nostri emigrati alla madre Patria.
Il costume che i giovani indossano è frutto di ricerche. E’ il costume che i contadini dell’Etna usavano nei giorni di festa: costume semplice, vivace e armonioso come la gente di Sicilia. Gli strumenti caratteristici che accompagnano i canti e le danze sono gli strumenti popolari con cui il contadino si accompagnava nei momenti di gioia e di dolore.

 

 

INTERVISTA
A RITA CORONA
NEL 44° ANNIVERSARIO DEI "FIGLI DELL'ETNA"

giugno 2000
di ENZA GARIPOLI


"QUEL VESTITO DI VELLUTO, E QUELLA FASCIA ROSSA!...."
di
Vittorio Corona
( per gentile concessione della signora Rita Corona)


I FIGLI DELL'ETNA
IN CATTEDRALE

di E. G.


TEATRO VERGA:  DOMENICA  22 GIUGNO 2003, ALLE 20
 INGRESSO LIBERO

  "PER NON   DIMENTICARE!"
 I FIGLI DELL'ETNA
 di Rita Corona
 RICORDANO IL 118° DELLA
 NASCITA  DEL MAESTRO
 GAETANO EMANUEL CALI'

 

 PRESENTA PUCCIO CORONA
 
NIPOTE DEL GRANDE  COMPOSITORE

 

 

TORNA A SICILIA MILLENNIUM